Amicizie Resistenti. La storia di Enrico Tacconi e Armido Spagnoli partigiani di Grassina

Questo volume, parte di un progetto di ANPI Bagno a Ripoli per il recupero della memoria, vede la luce in occasione dell’80 anniversario della Liberazione, e si rivolge soprattutto ai giovani, cercando di mettere in dialogo gli avvenimenti storici e le vite dei ragazzi che a questi presero parte. Nelle intenzioni degli autori al suo carattere sintetico si sommano informazioni e note volte a stimolare approfondimenti. Infine, seguendo l’insegnamento di Piero Calamandrei, non manca una breve riflessione sul presente.

Vicende umane che hanno dignità e sanno vincere il tempo: Enrico ed Armido, due vite che uniscono in modo incredibile la cosiddetta normalità con la dimensione che possiamo definire eroismo. Due giovani che ci parlano un linguaggio moderno ed universale, fatto di valori, di umanità, di dignità, di forte aspirazione alla giustizia sociale, ad un’uguaglianza solidale.
Un messaggio potente ed attuale che si rinnova nonostante la vita odierna sia radicalmente cambiata.
Un modo appassionato unico ed irripetibile di sentire e vivere la propria missione nel mondo, tanto da lasciarci un’eredità dalla quale riscoprire spunti, ascolto, attenzione, comprensione.

Dalla Presentazione di Luigi Remaschi, Presidente della Sezione ANPI “P. Ferruzzi” di Bagno a Ripoli

Due vite nella Storia, due storie di vita. Grazie al recupero di testimonianze dirette e indirette, in queste pagine viene offerto un nuovo tassello per approfondire la storia della Resistenza nel Comune di Bagno a Ripoli e a Firenze, attraverso la ricostruzione delle vicende di Enrico Tacconi e Armido Spagnoli, due ragazzi, rispettivamente di 18 e 16 anni, che proprio in uno dei momenti più difficili e dolorosi della storia del territorio e del nostro Paese, cementano la propria amicizia, nei mesi dell’occupazione nazista, della lotta di Resistenza, del passaggio del fronte, attraverso la condivisione di una comune scelta di lotta contro fascismo e nazismo. Due esperienze non paradigmatiche, ma significative nella loro specificità per ricostruire un vissuto, un contesto.

Dall’Introduzione di Matteo Mazzoni, Direttore Istituto storico toscano della Resistenza e dell’età contemporanea